Lettre du 16 avril 1734 (de Palerme): "Vi mando in uno scatolino alcune medaglie, delle quali eccovi la notizia. [...] 2. battuta in Palermo. Quel vecchio Re nel roverscio colla serpe sedente in una Conca ec. e il Genio della Città di Palermo, che quì ab immemorabili si esprime in figura di vecchio, che abbraccia un serpente. La Conca significa il sito, ove è collocata la Città; che è una Corona di Colline, che abbracciano una pianura, detta per la sua fertilità, Conca d'oro; argento bassissimo prima grandezza [...] 4. Medaglia Punica. Forse battuta in Siracusa. La testa è simile all'espressa in altre Medaglie, che dal Golzio si vedono rappresentare la Ninfa Ortigia, da cui pigliava il nome l'Isola, in cui era la più antica Siracusa. I delfini intorno favoriscono la congettura; ma i Palermitani pretendono sia medaglia loro. Nel rovescio vi è, caput acris Equi; insegna di Cartagine, con vicina ad esso una Palma, distintivo de Fenici, da quali i Cartaginesi traevano origine. Sotto del Cavallo vi sono alcuni caratteri Punici, che da Monsignor Agostini si credono significare [...], nome di Cartagine. Argento pretto, quarta grandezza. 5. Medaglia Siculo - Greca di Agatocle. La testa par di femmina. Mal conservata: vi sono questi caratteri visibili YPA, forse residui della voce ΣYRAKOΣIΩN Nel rovescio una Vittoria alata, che costituisce un Trofeo, colle lettere AΓAΘOKΛEOYΣ. Argento schietto. Quarta grandezza. 6. Medaglia, creduta Palermitana, di ottima conservazione. La testa di Cerere coronata di spighe, nel rovescio un Cavallo sciolto, segno di libertà. Senza lettere. Oro pretto di quinta grandezza. 7. Medaglia Siracusana con testa coronata, forse di mirto. E' credibile, che sia di Gerone Re, che vincitore nel corso di Cocchi, è celebrato da Pindaro, se io, non mi ricordo male. Nel rovescio è il Cocchio in corsa, coll' Auriga, che guida i due Cavalli; sopra di essi sono le lettere ΣYP; vicino alla testa de Cavalli, A; sotto il muso di quelli, K; sotto le gambe OΣIΣ; vicino a piè di dietro, N; le quali lettere unite fanno ΣYPAKOΣIΩN. Sotto il corpo de Cavalli, è il Simbolo della Sicilia; di tre gambe, che si uniscono in un centro comune. Significa il Dominio di Siracusa sull'Isola. Di oro: Sesta grandezza. 8. Medaglia Costantinopolitana con una testa di Imperatore per parte, rozzamente espressa: da una parte è scritto MIKAHΛ, dall'altra ΘEOPHIΛO. Il primo credo sia Michel Balbo, secondo di tal nome, Imperatore di Costantinopoli. Il secondo Teofilo Iconomaco suo Figlio, mali corvi, malum ovum. Questa Medaglia piccolissima di oro, di settima grandezza, è ignota al Du-Fresne, e al Banduri. [...]" (Lupi 1753, p. 23-24).