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Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1686-2-12

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Enrico Noris, Florence

Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1686-2-12
FINA IDUnique ID of the page  11012
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Enrico Noris
RecipientRecipient of the correspondence. Francesco Mezzabarba Birago
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . February 12, 1686
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Florence 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Manfredo Settala, Cosimo III de' Medici, Leopoldo de' Medici, Jean Foy-Vaillant, Apollonio Bassetti, Giuseppe Magnavacca
LiteratureReference to literature. Noris 1741, lettre CXIII, col. 276-2771
KeywordNumismatic Keywords  Coin Cabinet (medici), Coin Cabinet (managing), Antioch , Syria , Silanus , Eras , Tyre , Ascalon , Gaza , Seleucids , Antiochos IX Cyzicene, Travel , Calendar , Arados , Marcus Aurelius
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 12 février 1686 (de Florence) : «E due medaglie Settaliane, che la cortesia di V. S. Ill. mi manda descritte, sono ne' Musei Medicei, riftrovandosi quella A. EΠI ΣIΛANOΥ ANTIOXEΩN EM, fra quelle del fu Cardinale Leopoldo, che S. A. mi permise guardare, essendo 7. anni che quei scrigni, che tiene nella sua camera, non si erano aperti. Veggo però ch'è necessario, vedere in fonte ogni cosa, perchè già ella mela descrisse APXI ΣTEΦANOΥ ANTIOXEΩN e dice EΠI ΣIΛANOΥ. In tanto ella noti le due epoche, come le scrissi, cioè A prima lettera anno primo Tiberii, e Monsù Vaillant è di questo mio parere; poi EM, è l'anno 45 dell'Imperio d'Augusto nell'Asia; mentre quì abbiamo tre medaglie EΠI ΣIΛANOΥ ANTIOXEΩN EM. del Sig. Bassetti, e due di S. A. con ΓM. e ΔM e poi EM, che sono 4 anni continui del governo di Cretico Silano nella Siria. Non ha S A. medaglie d'Ascalona ; onde bisognerà le trovi in altre gallerie, e oggi ne ho trovata una d'Apamea di Siria con l'epoca fra quelle Medicee. Monsù Vaillant nulla mi risponde al proposito chi sia il Re posto ne'Medaglioni d'argento di Tiro con l'epoca EK. e che ha come i Romani il capo laureato. Se non è epoca della città, non può essere che d'Antioco Ciziceno che regnò 26. anni, perch'è certo che non è d'Antioco il Magno. Il detto Vaillant sarà a queſt'ora partito per Bologna, e dopo Parma, andrà a Venezia e poi ella lo vedrà costì. Mi promette mandarmi da Parigi molte città con l'epoche. In tanto sono due i mesi che cerco se l'anno de' Macedoni fosse Solare, o Lunare, nè trovo cosa che mi soddisfi; se bene ciò non importa alle epoche, perchè anco avanti Cesare, l'anno de Romani era Lunare di 355. giorni istituito da Numa, il che non confonde l'epoca degli anni ab urbe condita. Io ho trovato che i Tiri principiavano l'anno adi 19 Ottobre, li Gazensi adi 28. dello stesso mese. Ma considero che non è certo che quello fosse il capo degli anni delle Epoche segnate nelle medaglie. Così li Romani principiavano l'anno da Gennaio, ma l'epoca ab V. C. era adi2 1. Aprile. Io provo con evidenti testimoni di Scrittori d'Antiochia, che l'epoca loro non principiò nè di primavera, nè nell'estate, nè meno nell'autuno ; poiché il medemo anno correva nel marzo e nel fine di Novembre. Onde sono ingarbuglia to. Del resto d'Antiochia dirò molte cose rare, benchè ora quella città sia totalmente distrutta. Mando per un mio amico le medaglie di V. S. Ill. al Sig. Magnavacca, che poi da Bologna glie le trasmetterà, e la ringrazio del favore fattomi. La medaglia di M. Aurelio con APAΔIΩN AKΥ, non è nel Museo Mediceo, ma l'ha comprata in Roma Monsù Vaillant, che quando sarà costi glie la mostrerà. Ella dice ottimamente che il titolo ΠAPΘ. nella medaglia d'Arado in Trajano ci conduce a sapere dal vicino l'epoca di detta città. Qui non abbiamo novità; e il vedere che in Pisa si lavora dietro a quattro grosse galeotte, fa credere che S. A. sia per mandare molta gente da sbarco in Levante, che saranno più di 6oo. fanti veterani del presidio di Livorno. Ella facci un allegro Carnevale, che io al solito lo farò dietro alle medaglie della Soria, e le bacio le mani. Firenze 12. Febraio 1686 » (Noris 1741, lettre CXIII, col. 276-277).

References

  1. ^  Noris, Enrico (1741), Istoria delle investiture delle dignità ecclesiastiche, scritta dal padre Enrico Noris poi cardinale di santachiesa contra Luigi Maimburgo con dugento, e quatro lettere parimente non più stampate del medesimo autore in materie erudite, in Id., Opera Omnia, V, Mantova: A spese di Gio. Alberto Tumarmani.