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Giovanni Battista Passeri - Antonio Francesco Gori - 1748-5-12

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Giovanni Battista Passeri, Pesaro

Giovanni Battista Passeri - Antonio Francesco Gori - 1748-5-12
FINA IDUnique ID of the page  10175
InstitutionName of Institution. Florence, Biblioteca Marucelliana
InventoryInventory number. BVII, 24, f° 308r-v
AuthorAuthor of the document. Giovanni Battista Passeri
RecipientRecipient of the correspondence. Antonio Francesco Gori
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . May 12, 1748
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Pesaro 43° 54' 35.32" N, 12° 54' 47.23" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Antonio Agustin, Giovanni Bianchi
LiteratureReference to literature.
KeywordNumismatic Keywords  Poseidonia , Paestum
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://sol.unifi.it/gori/gori?cmd=1
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 12 mai 1748 (de Pesaro) : « Vengo alle monete Pestane. Eccovi una giunta importantissima, nella quale vedrete la scoperta d’un altra moneta di questo paese, che era stampata presso l’Agostini, scoperta tanto più importante, quanto che mi dà indizio, che anche la vostra stampata al n° primo sia Pestana ancor essa. Quell’animale che come chi sa che non sia il Minotauro, perché io l’ho veduto altre volte con le zampe d’avanti sollevate. Se a questo lume vi pare di riconoscerlo, fategli corregger la faccia, e tutto il resto va bene, e allora la cosa è chiara. Vorrei che questa nuova moneta la faceste intagliare ancor essa, e la poneste o nel corpo, ò nel fine della dissertazione. Accanto a questa vorrei che venisse a tempo di continuare l’altra de Hellenismo. […] Il globo controverso potrebbe essere il nodo o clavo, col quale si conficcava alla prora l’aerostoglio. Se volete potete accennarlo. Avrei desiderato che ristampaste ancora la moneta di Planco per la differenza che ha nell’iscrizione. Insomma convengo che il nome etrusco di Pesta fosse Pesthulus, et il gentile Phaestilius. » (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII, 24, f° 308r-v – online).