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Giovanni de Lazara - Giovanni Francesco Rota - 1671-2-21

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Giovanni de Lazara, Padua

Giovanni de Lazara - Giovanni Francesco Rota - 1671-2-21
FINA IDUnique ID of the page  7627
InstitutionName of Institution. Lendinara, Archivio Storico e Biblioteca Comunale
InventoryInventory number. Archivio di Lazara, A.5.1.10, fasc. 5
AuthorAuthor of the document. Giovanni de Lazara
RecipientRecipient of the correspondence. Giovanni Francesco Rota
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . February 21, 1671
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Padua 45° 24' 27.79" N, 11° 52' 24.42" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Francesco Mezzabarba Birago, Hubert Goltzius
LiteratureReference to literature. Occo 15791, Goltzius 15792, Mezzabarba Birago 16833, Casarotto 2014, p. 73, note 3874
KeywordNumismatic Keywords  Book , Roman , Book Production , Typography , Book Corrections , Publisher , Book Price
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 21 février 1671 (de Padoue à Venise): « In ordine alla ristampa dell’Occone, rispondendo à capo per capo al Memoriale inviatomi nelle nostre lettere, laudo in estremo il pensiero di ristampare anco con l’Occone il trattato del Golzio, che mi persuado sia intitolato Thesaurus Rei Antiquariae perché non se ne trova et è un’operetta fruttuosissima à studiosi delle cose antiche. Per l’aggiunta al mio Studio, non saranno bisognosi altre che caratteri ordinari che havranno servito per il medesimo Occone, perché questa aggiunta sarà in ristretto un indice per ordine d’alfabeto delli riversi tutti che sono nelle medaglie della Serie Imperatoria: ben si sarà necessario qualche buon numero di caratteri greci, mà mi do a credere che il stampatore ne sarà a sufficienza provveduto. Per l’Occone fanno bisogna cinquanta Æ, caratteri di maggior stravaganza non credo che ricerchino. Certo l’applicazione maggiore dovrà versarne nella buona anzi perfetta correzione della stampa, perché nulla stima l’opera havrebbe quando vi si trovassero errori, onde in questa parte bisogna punto applicar bene. Mà costì non mancheranno vistuosi d’intelligenza e pari diligenza che dall’autorità dell’ecc.za del sig. Proc.re protranno esser adoprati. E sarebbe temerità la mia il dar raccordi. Non sò se cada in considerazione à sua ecc.za la persona del Sig. Michel Angelo Torcigliani lucchese, né so in qual stato esso S. Torcigliani s’attrovi. Questo crederei forse a proposito ma replico, à me non conviene il dar raccordi, come pure scanso affato mi trovo così di pratica, e di cognizione di tali soggetti. [Quanto alla dedicatoria alla mia persona, mentre non sia fatta dal Stampatore ma da quello che havrà l’incombenza della direzione dell’opera ò da altro sogeto di qualche riguardo come alcuna volta viene praticato e come in voce riservo di meglio esprimermi con V. S. concorrerò ancor io nella spesa non solo di 50 ma di anco 66 ducati come nel memoriale medesimo da esser però esborsati pubblicata l’opera, al quale tempo farò che l’Ill.mo Venditore gli darà puntualmente del corpo di certo affitto che mi paga, e crescendo la spesa dalli 50 alli detti 66, desidererei che mi siano dati altri tre libri, che saranno sei in tutto, compresi li tre per l’Occone, che sarò pronti di consegnare stabilito che sia l’accordo. Quando cessi l’occasione della dedicatoria io servirò sempre volentieri del libro, purché ne segua la ristampa con l’aggiunta del mio Studio, facendo fondamento d’averne tre, ma resterò compatito e dispensato da partizione alcuna di spesa e tanto significo à V. S. acciò per colpa mia, non rimanga tardata opera così bella degna appunto della protezione de grandi. Sbrigato che sarò di questa benedetta lite, non perderò tempo di capitar à ricever gli comandi di sua ecc.za e se da qualche altro inciampo sarò trattenuto, troverò ripiego ad ogni modo di non cagionar dilazione, e come nella sua venuta concerteremo, salutandovi di tutto cuore]. Nel seguente particolare così scrissi. Nel resto la stessa sostanza ma in altro modo. {quando alla dedicatoria con la vostra venuta concluderemo toccandogli in tanto solennemente che mentre non sia fatta dal stampatore la riceverò in luogo del sesto de libri, ma cessando l’occasione d’essa dedicatoria non inclino di concorrere ad alcuna spesa. In ciò mi esprimerò meglio con la venuta vostra come pure farò ogni possibile per esser in breve a riverire sua ecc.za e di core vi saluto » (Lendinara, Archivio Storico e Biblioteca Comunale, Archivio di Lazara, A.5.1.10, fasc. 5; Casarotto 2014, p. 73, note 387).

References

  1. ^  Occo, Adolf (1579). Imperatorum Romanorum numismata a Pompeio Magno ad Heraclium: quibus insuper additae sunt inscriptiones quaedam veteres, arcus triumphales, et alia ad hanc rem necessaria. Antwerp: Christophe Plantin.
  2. ^  Goltzius, Hubert (1579), Thesaurus rei antiquariae huberrimus; Ex antiquis tam numismatum quam marmorum inscriptionibus pari diligentia qua fide conquisitus ac descriptus, & in locos communes distributus, ex officina Christophori Plantini, Antverpiæ.
  3. ^  Mezzabarba Birago, Francesco (1683). Imperatorum romanorum numismata a Pompeio magno ad Heraclium ab Adolfo Occo ne olim congesta, nunc augustorum iconibus, perpetuis historico / Chronologicis notis, plubribusque additamentis illustrata, et aucta. Mediolani: Ex Typographia Ludovici Montiae.
  4. ^  Casarotto, Valentina (2014), Giovanni de Lazara (1621/1690) erudito e collezionista numismatico nella Padova del seicento, PhD, Padua.