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Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Lelio Pasqualini - 1608-4-29

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Nicolas-Claude Fabri de Peiresc, Aix-en-Provence

Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Lelio Pasqualini - 1608-4-29
FINA IDUnique ID of the page  11190
InstitutionName of Institution. Carpentras, Bibliothèque Inguimbertine
InventoryInventory number. Ms. 1809, cc. 245r-v
AuthorAuthor of the document. Nicolas-Claude Fabri de Peiresc
RecipientRecipient of the correspondence. Lelio Pasqualini
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . April 29, 1608
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Aix-en-Provence 43° 31' 47.42" N, 5° 26' 50.89" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Carpita - Vaiani 2012, lettre n° XXVII, p. 128-1291
KeywordNumismatic Keywords  30 Tyrans , Roman , Laelianus , Carausius , Allectus
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 29 avril 1608 (d’Aix): [c. 254r] "Al Sig.re Lelio Pasqualini, Molto Ill.re et M.to R.d mon Sig.re mio Oss.mo, Io mi veggo sì disgrazziato appresso tuti (sic) gli amici et signori d’Italia et sopra tutti apprezzo (sic) V.S. M.to Ill.re che non so che dirmene. Havevo cognosciuto in Italia il signor Scipion Maffei per gentilhuomo Fiorentino, et cappitando (sic) egli in queste bande assay mal in ordine, lo tenni in casa due, o tre settimane per riffarlo un puoco, et poi gli feci dar luogo su le galere di Malta per ritornarsene a caza (sic), credendo di far servitio ad un gentilhuomo da bene; et hora veddo tuto (sic) al rinverso, né so imaginarmi tanta ingratitudine quanta è questa. Egli m’haveva promesso di portar seco la Casseta (sic) di V.S. sino a Firenze, et ivi de consignarla in debita forma al Procaccio che l’havesse da rendere in man propria di V.S. M.to Ill.re: et non di meno per quanto intendo ella è restata in dietro, o nella Dogana di Piza [sic], o dove gli è piacciuto a lui di venderla o impegnarla. Il che mi dispiace sopra modo, et principalmente m’incresce che non sijno venute le l.re in mano di V.S. M.to Ill.re, con le quali yo [sic] le rendeva testimonio della memoria che tengo de gli obligghi miei verso di lei. C’erano certi libreti con alcuni dissegni et qualche dozina d’impronti che se potranno riffare sic se V.S. M.to Ill.re non spera più di ricuperare detta Casseta (sic). Ma c’era ancora qualche medaglieta originale che difficilmente potrà cappitarmi più; come per essempio questi Tiranni Mario, Laeliano, Carausio, Allecto, et certe altre cosette ch’havevo ricolto nel viaggio d’Inghilterra et Fiandra. Vegga di gratia V.S. di farci ogni ultima opera et diligenza, et non sparmiar di fare mettere (in) prigione quello [c. 245v] frate scelerato, per tentare se fosse possibile di riscatarla in qualche maniera; io gliene scrivo una lettera la più moderata che m’è stato possibile per non lasciare ancora di provare tal via, V.S. sarà servita fargliella rendere in pr[ese]nza del suo Superiore poi ché s’è fatto Frate, accio ché non possa negarci questo sì bruto tiro. Che se non se ne può cavare alcuna certezza m’en avisi ch’io procurarò di rifarne ciò che si puotrà. Et degnisi scuzarmi della brigha che le do. Conche ringraziandola della Corteze Memoria che tiene di me affettuosissimamente le baccio le mani di Aix alli 29 Aprile 1608. Di V.S. M.to Ill.re et M.to R.do Serv.re Oblig.mo Peyresc. Occorrendole scrivere in queste bande V.S. potrà sesguir [?] la via di Lione et farlo sopra Copperta di sue lettere al Sig.r Jacquer Maestro di correri [sic] di Sua M. Sep.ma in Lione conforme alla Mansione qui inchiusa et spero che non potranno smarrirsi più come per il passato.” (Carpentras, Bibliothèque Inguimbertine, ms. 1809, cc. 245r-v. Si tratta di una copia in possesso di Peiresc che nel margine superiore a sinistra scrive di suo pugno il destinatario della missiva e la data. Una copia priva del post scriptum è ad Aix-en-Provence ms. 209 (1027), f. 129-130 [113-114] (in calce al f. 129 è scritto “au Reg. 41.1 pag. 245”; voir Carpita & Vaiani 2012, lettre n° XXVII, p. 128-129).

References

  1. ^  Carpita, Veronica - Vaiani, Elena (2012), La correspondance de Nicolas-Claude Fabri de Peiresc avec Lelio Pasqualini (1601-1611) et son neveu Pompeo (1613-1622), Paris.