| |Grand document=Lettre du 13 février 1733 M. V. (1734) (de Vienne): “Sono impaziente di ritenere e di godere le belle medaglie Pontifizie che mi ha proccurate" ; "Tenga pure appresso di se il residuo del danaro che tiene di mia ragione, e se le capita in questo mentre qualche medaglia d'oro, me ne faccia l'acquisto. A proposito di medaglie d'oro, pochi giorni sono ho accresciuta la serie che ne tengo, di 25. bellissime per la maggior parte, e assai rare, fra le quali un Pertinace con Opi Divinae, e un'altro con Aequitas ; un Didio Giuliano con Rector Orbis ; un Caracalla con Severo e Giulia ; un Geta con Caracalla ; un Commodo con Felicitas Augusti ; un Druso fratel di Germanico con li due scudi ; e così altre : anzi può essere che ne faccia un nuovo accrescimento con la compra di parecchie, che pur mi mancano. Le donne son quelle che più mi fan sospirare : parlo di donne in medaglia : poichè per quelle in carne ed ossa, è passato il tempo. Mi era stato scritto da Napoli per tre medaglie d'oro singolari, Bruto, Pompeo, e Lepido. Ne aveva accordato il prezzo richiestomene : ma poscia non ne intesi altro, e la mia speranza di averle è svanita" ; "Ma come è andata la cosa per quelle medaglie greche e de’ Siromacedoni, e per que’ Sicli Ebraici, ch’ella doveva andare a vedere? Nel leggere quanto ella me ne accenna, mi son sentito salir la scialiva alla bocca. Di sì fatte cose io son ghiotto ed ingordo. Il passato mese ho fatto un nuovo acquisto di più di 150. medaglie di bronzo, parte greche, e parte in Colonie ; e fra esse sono mirabili due di Diadumeniano di prima grandezza ; l'una battuta in Tripoli con l'epoca di quel luogo ; e l'altra in Colonia Berito, non ancora pubblicate ; e sono d'una singolare conservazione. Tutte sono venute d'Alessandria, e dalla Siria, donde pure ne attendo dell'altre. Di quelle d'argento v'è quì una somma carestia. Son più di quattro mesi che non me ne capita pur una. Ho cercate appresso i nostri libraj le Famiglie del Vaillant, ma non c'è chi le abbia. L'Hertz ne ha venduto un esemplare per 45. ducati, i quali montano a quasi 24. scudi di cotesta moneta. Son più di 20. anni ch'io le ho prese per assai meno, non essendomi costate più che 14. ducati” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 822, p. 417-419; Tomassoni 2021). | | |Grand document=Lettre du 13 février 1733 M. V. (1734) (de Vienne): “Sono impaziente di ritenere e di godere le belle medaglie Pontifizie che mi ha proccurate" ; "Tenga pure appresso di se il residuo del danaro che tiene di mia ragione, e se le capita in questo mentre qualche medaglia d'oro, me ne faccia l'acquisto. A proposito di medaglie d'oro, pochi giorni sono ho accresciuta la serie che ne tengo, di 25. bellissime per la maggior parte, e assai rare, fra le quali un Pertinace con Opi Divinae, e un'altro con Aequitas ; un Didio Giuliano con Rector Orbis ; un Caracalla con Severo e Giulia ; un Geta con Caracalla ; un Commodo con Felicitas Augusti ; un Druso fratel di Germanico con li due scudi ; e così altre : anzi può essere che ne faccia un nuovo accrescimento con la compra di parecchie, che pur mi mancano. Le donne son quelle che più mi fan sospirare : parlo di donne in medaglia : poichè per quelle in carne ed ossa, è passato il tempo. Mi era stato scritto da Napoli per tre medaglie d'oro singolari, Bruto, Pompeo, e Lepido. Ne aveva accordato il prezzo richiestomene : ma poscia non ne intesi altro, e la mia speranza di averle è svanita" ; "Ma come è andata la cosa per quelle medaglie greche e de’ Siromacedoni, e per que’ Sicli Ebraici, ch’ella doveva andare a vedere? Nel leggere quanto ella me ne accenna, mi son sentito salir la scialiva alla bocca. Di sì fatte cose io son ghiotto ed ingordo. Il passato mese ho fatto un nuovo acquisto di più di 150. medaglie di bronzo, parte greche, e parte in Colonie ; e fra esse sono mirabili due di Diadumeniano di prima grandezza ; l'una battuta in Tripoli con l'epoca di quel luogo ; e l'altra in Colonia Berito, non ancora pubblicate ; e sono d'una singolare conservazione. Tutte sono venute d'Alessandria, e dalla Siria, donde pure ne attendo dell'altre. Di quelle d'argento v'è quì una somma carestia. Son più di quattro mesi che non me ne capita pur una. Ho cercate appresso i nostri libraj le Famiglie del Vaillant, ma non c'è chi le abbia. L'Hertz ne ha venduto un esemplare per 45. ducati, i quali montano a quasi 24. scudi di cotesta moneta. Son più di 20. anni ch'io le ho prese per assai meno, non essendomi costate più che 14. ducati” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 822, p. 417-419; Tomassoni 2021). |