| |Literature=Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 144, p. 283-284; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 601, p. 380-382; Tomassoni 2021 | | |Literature=Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 144, p. 283-284; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 601, p. 380-382; Tomassoni 2021a, p. 128-129; Tomassoni 2022b, p. 76 |
| |Grand document=Lettre du 14 sept. 1723 (de Prague): "Il bel Museo di Medaglie trovate in casa Soranzo sarà quello probabilmente, che già cento e più anni fu raccolto da un Giacomo Soranzo, Senatore studiosissimo di sì fatte cose. Il Sig. Giacomo Soranzo figliuolo del vivente Proccuratore è Gentiluomo amantissimo delle buone lettere, e raccoglitore di ottimi libri : onde non sarà così semplice a lasciarsi uscire di mano, e di casa per poco un sì fatto tesoro" ; "Riverite a mio nome l’Eccmo Sig. Gio. Domenico Tiepolo, e ditegli che non mi sento in disposizione di privarmi del mio medaglione di Valente in oro per meno di cento ungheri. Sessanta due volte ne ho rifiutati. Risolvendomi di darlo, anteporrei a ugual prezzo Sua Eccellenza ad ogni altro. Anzi per facilitargliene l’acquisto, mi offerisco di rilasciarglielo per 100. ungheri in questa maniera. Cinquanta sieno in contanti, e gli altri cinquanta in altre medaglie d’oro, o d’argento scelte dal numero delle tante duplicate che e’ tiene. I giorni passati comperai qui un altro bel medaglione d’oro di peso di quattro ungheri, con la testa di Gallieno da una parte, e dall’altra con un Ercole con clava, e pelle di lione, e la leggenda Virtus Gallieni Augusti" (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 144, p. 283-284; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 601, p. 380-382; Tomassoni 2021). | | |Grand document=Lettre du 14 sept. 1723 (de Prague): "Il bel Museo di Medaglie trovate in casa Soranzo sarà quello probabilmente, che già cento e più anni fu raccolto da un Giacomo Soranzo, Senatore studiosissimo di sì fatte cose. Il Sig. Giacomo Soranzo figliuolo del vivente Proccuratore è Gentiluomo amantissimo delle buone lettere, e raccoglitore di ottimi libri : onde non sarà così semplice a lasciarsi uscire di mano, e di casa per poco un sì fatto tesoro" ; "Riverite a mio nome l’Eccmo Sig. Gio. Domenico Tiepolo, e ditegli che non mi sento in disposizione di privarmi del mio medaglione di Valente in oro per meno di cento ungheri. Sessanta due volte ne ho rifiutati. Risolvendomi di darlo, anteporrei a ugual prezzo Sua Eccellenza ad ogni altro. Anzi per facilitargliene l’acquisto, mi offerisco di rilasciarglielo per 100. ungheri in questa maniera. Cinquanta sieno in contanti, e gli altri cinquanta in altre medaglie d’oro, o d’argento scelte dal numero delle tante duplicate che e’ tiene. I giorni passati comperai qui un altro bel medaglione d’oro di peso di quattro ungheri, con la testa di Gallieno da una parte, e dall’altra con un Ercole con clava, e pelle di lione, e la leggenda Virtus Gallieni Augusti" (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 144, p. 283-284; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 601, p. 380-382; Tomassoni 2021a, p. 128-129; Tomassoni 2022b, p. 76). |