«Bisogna convenire che le medaglie sono monumenti i quali servono a spiegare ed a correggere la storia, ma siccome non si spiegano mai se non oscuramente e spesso equivocamente, così bisogna paragonarle insieme e sottoporle alla testimonianza degli scrittori per ricavarne tutto il vantaggio. Il poterle paragonare suppone averne in pronto una stessa raccolta e fatta questa è più facile illustrarla ed aiutarla con scrittori antichi. Dunque rimarrebbero dei lavori per gli antiquari, ancora se volessero occuparsi ο se il loro studio fosse più di moda di quello che sia. I tanti materiali sparsi doverebbero esser riuniti e per eseguirlo sarebbe utile il Tesoro che nel 1736 prometteva Giulio Carlo Schalogero e di cui diede il prospetto dietro il suo Commentario Alexandri Magni con l'indice delle dissertazioni che voleva ristampare in esso. Il disegno non fu eseguito, ed oggi giorno potrebbero trovarsi nuovi opuscoli d'aggiungere che sono comparsi doppo detto tempo. Dagli Atti delle Accademie non η estrarrei alcuno, ma vorrei che in una tavola fossero indicati quelli che vi si trovano e se chi si accingesse a questa fatica avesse capitali, vorrei che spargesse a proposito ove occorresse i suoi lumi per correggere ed arricchire i lavori altrui. Ma tutti sono desideri che non vedrò a mio tempo adempiti. La solida letteratura non è per questa stagione ed abbiamo molti demi savants e pochi virtuosi», BNCF, N.A. 1050, Efemeridi, s. II, V, 1777, c. 718v ; 9 janvier 1777).