«Nella serie delle medaglie dei re, non abbiamo ancora tanti pezzi da stabilire quali appartengano loro respettivamente senza dubbiezza. Bisognerebbe che i letterati vi studiassero e facessero delle continue ed esatte ricerche in tutti i gabinetti che potessero veder e che a imitazione di Vaillant, di Carii e del Bayer, procurassero di assestare delle serie dei re ο correggere quelle di già abbozzato. Forse vi vuole ancora qualche nuova scoperta per spingere più oltre la scienza numismatica, ma il raccogliere ed il classare quanto esiste, è per dare sicuramente dei nuovi lumi, ed il Gabinetto del re di Francia, ch'esista, non credo che ancora sia stato bene ricercato con questo spirito. Nelle medaglie romane pare che vi resti poco a trovare di nuovo, ma nelle greche imperiali, in quelle delle colonie e delle città libere ed in quelle dei regi, è sempre aperto un vasto campo alla ricerche dei dotti che vogliono con innocenti studi consumare la loro vita e rendersi benemeriti di coloro che verranno» (BNCF, N.A. 1050, Efemeridi, s. II, V, 1777, c. 883v, 18 dicembre 1777).